La Regione Piemonte ha finora stanziato 10 milioni per i progetti di ricerca legati al Covid, finanziando, attraverso il bando Infra-P, dieci progetti presentati da laboratori pubblici.
La Misura prevedeva due tipologie di incentivi, sotto forma di contributo a fondo perduto: uno per il potenziamento delle tecnologie e dei laboratori e della stessa ricerca; uno per la sperimentazione a livello industriale della nuove soluzione individuate dai centri universitari (Università del Piemonte orientale, l'Università di Torino e il Politecnico sono stati infatti fra i principali beneficiari dei contributi, in collaborazione fra loro e con altri enti, come l’Istituto Zooprofilattico e le aziende sanitarie).
La tipologia di progetti finanziati spazia dai nuovi caschi per la ventilazione che consumano meno ossigeno di quelli tradizionali a parità di supporto dato alla respirazione del paziente, realizzati dall'Università del Piemonte Orientale, ai test molecolari salivari messi a punto dall'Università di Torino con lo Zooprofilattico, dagli studi sull'aerosol fatti dal Politecnico con l'obiettivo di prevenire l'infezione del virus a quelli che coinvolgono Università e Asl Città di Torino per l’applicazione di modelli matematici innovativi sullo studio delle varianti.
L'obiettivo della Regione Piemonte è riuscire a intercettare le risorse della prossima programmazione europea 2021-27 e del Pnrr, per poter proseguire il finanziamento della ricerca nel sistema sanitario piemontese.