Si è svolto il 29 settembre a Torino un primo workshop in cui i 10 progetti selezionati si sono presentati personalmente e hanno condiviso, già da questa fase iniziale del percorso, la loro idea di attività imprenditoriale.
L'incontro è stato anche l'occasione per affrontare i temi dei bisogni sociali delle aree montane, dell’attività di scouting che è stata realizzata per favorire l’individuazione di progettualità sui territori e dell’importanza di un percorso di accompagnamento e formazione per i neo imprenditori. Sono state illustrate l’esperienza e le prospettive del Bando “Prossimi” e si sono analizzate le modalità di un coinvolgimento sempre più ampio del territorio per favorire lo sviluppo della imprenditorialità sociale delle aree rurali.
L’incontro, articolato in diversi interventi, ha inizialmente analizzato il tema dei bisogni sociali delle aree interne e delle risposte arrivate dal territorio.
Il professor Barbera dell’Università di Torino e del Collegio Carlo Alberto ha esposto le criticità che si trovano ad affrontare gli imprenditori delle aree montane, proponendo delle azioni atte a trasformare le criticità in opportunità di rinascita dei territori stessi. Le principali risposte di cui il territorio ha bisogno passano dalla semplificazione della spirale burocratica, alla facilitazione all’accesso ai finanziamenti, alla progettazione di un modello welfare diffuso.
A seguire, i rappresentanti della cooperativa Nemo- Innovare in montagna hanno offerto una panoramica di tutte le candidature pervenute, mettendo in evidenza come il maggior numero di proposte fosse incentrata sulla valorizzazione delle produzioni locali, sulla riscoperta del territorio e turismo sostenibile e sulla promozione del benessere psicofisico.
E’ stata poi la volta dei veri protagonisti dell’incontro, i progetti: i referenti dei 10 progetti selezionati hanno avuto l’opportunità di presentare la loro idea progettuale alla platea di stakeholder, facendo emergere le loro esigenze.
Le principali esigenze segnalate si possono riassumere principalmente nel bisogno di accesso al finanziamento, nel supporto istituzionale, nella creazione di una rete a livello locale che riconosca il loro operato e lo valorizzi anche economicamente e nella necessità di essere riconosciuti come attori per la creazione di forme di economia più giuste e sostenibili.
Molto interessante la presentazione del professor Bogetti della SAA scuola di Amministrazione aziendale, che ha illustrato le diverse fasi del percorso di accompagnamento che, attraverso lezioni frontali, attività di tutoring e mentoring, traghetterà i progetti da idea progettuale a progetto di impresa.
Infine, l’intervento di Elisa Rosso della Fondazione Time2 di presentazione degli ottimi risultati del bando Prossimi, finalizzato a sostenere iniziative di sviluppo, innovazione e inclusione sociale nelle aree interne e montane, ha fornito stimoli di riflessione sulla necessità di fare sistema a livello locale e territoriale.
In conclusione dall’incontro è emerso che una delle chiavi di volta per lo sviluppo dei territori marginali è sicuramente la necessità di un forte ecosistema locale che sostenga le nuove progettualità. E’ fondamentale favorire e facilitare la collaborazione e l’integrazione fra i diversi portatori di interesse attivi sul territorio in un’ottica di integrazione fra pubblico e privato e di sinergia sistemica.