Contenuto
Sintesi bando
Sostegno alle imprese e ai lavoratori autonomi sul territorio regionale, neo costituiti e nate dai servizi di accompagnamento del Programma MIP-Mettersi in proprio.
- imprese e lavoratori autonomi – Por Fse 2014-2020 nate attraverso i servizi del Programma MIP
- imprese– Por Fse 2007-2013 nate nell’ambito dei “Servizi di accompagnamento e assistenza tecnica a favore dell’autoimpiego e della creazione d’impresa” costituite in data successiva al 01.04.2015 e non oltre il 31.12.2019.
Spese di avvio attività
Contributo forfettario a fondo perduto per l'avvio di attività:
€ 3.000 per imprese individuali
€ 5.000 per le società
€ 2.000 per lavoratori autonomi
Istruzioni e presentazione della domanda
L'upload e il contestuale invio della domanda su http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/attivita-economico-produttive/servizi/861-bandi-2014-2020-finanziamenti-domande
dovrà contenere la firma digitale del legale rappresentante, unitamente a tutta la documentazione obbligatoria.
Per trasmettere eventuali integrazioni documentali alla domanda di contributo si dovrà utilizzare il seguente indirizzo PEC: finanziamenti.finpiemonte@legalmail.it
Normativa
Edizioni e versioni
2020
FAQ
Quali sono i contatti dello Sportello informativo della Regione Piemonte e della Città metropolitana di Torino?
Per eventuali informazioni e chiarimenti rivolgersi alla Direzione regionale Istruzione, Formazione e Lavoro - Settore Politiche del Lavoro, tel. 011/432.4885, ai seguenti referenti regionali o alla referente della Città metropolitana di Torino:
Referente regionale
Barreca Susanna: susanna.barreca@regione.piemonte.it
Alessandria
Panetto Marcella: marcella.panetto@regione.piemonte.it
Asti
Aurino Debora: debora.aurino@regione.piemonte.it
Biella
Ressia Francesca: francesca.ressia@regione.piemonte.it
Cuneo
Ribotta Paola paola.ribotta@regione.piemonte.it
Novara
Benassi Marisa: marisa.benassi@regione.piemonte.it
Verbania
Ressia Francesca: francesca.ressia@regione.piemonte.it
Vercelli
Benassi Marisa: marisa.benassi@regione.piemonte.it
Città metropolitana di Torino
Tessa Zaramella: tessa.zaramella@cittametropolitana.torino.it
Da quando possono essere presentate le domande di contributo?
Le domande di contributo forfetario a fondo perduto per la fase di avvio attività, potranno essere presentate dal giorno 31.12.2022, fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Come si presenta la domanda?
I soggetti destinatari, così come individuati al paragrafo 3 del Bando, devono presentare la domanda di accesso ai contributi telematicamente collegandosi all’indirizzo: http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/attivita-economico-produttive/servizi/861-bandi2014-2020-finanziamenti-domande
Le istanze sono soggette a imposta di bollo?
Sì, il relativo adempimento (pari a 16,00 Euro ai sensi di legge, salvo successive modificazioni) é assicurato mediante inoltro, in allegato al modulo della domanda, di copia della marca da bollo annullata, dalla quale si evinca il numero identificativo (seriale).
Quali sono gli allegati obbligatori?
La domanda, dovrà essere firmata digitalmente dal soggetto dichiarante prima dell’invio telematico e corredata dai seguenti allegati obbligatori:
a) Dichiarazione de minimis firmata digitalmente reperibile sul sito https://www.finpiemonte.it/modulistica/de-minimis ;
b) Copia della marca da bollo annullata dalla quale si evinca il numero identificativo (seriale);
c) Dichiarazione sul trattamento dei dati firmata digitalmente reperibile al link https://www.finpiemonte.it/bandi/dettaglio-bando/misura-3-strumenti-finanziari-anuove-imprese
L’assenza in domanda della documentazione obbligatoria comporta la reiezione immediata della domanda.
In quali casi non saranno prese in considerazione le domande di contributo?
Non sono ammissibili le domande:
- prive della sottoscrizione con firma digitale
- inviate con mezzo di trasmissione diverso da quelli previsti dal Bando
- incomplete in quanto prive di dati essenziali per l’identificazione e la valutazione
- non corredate dalla documentazione obbligatoria richiesta
Quali sono i destinatari della domanda di contributo forfetario a fondo perduto?
La presentazione delle domande di contributo a fondo perduto è riservata ai seguenti destinatari:
a) IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI – POR-FSE 2014/2020 nati con il supporto dei servizi del Programma MIP – Mettersi in proprio (periodo 2016-2019 e periodo 2020-2022), i cui business plan/piani di attività siano stati validati dal dirigente “pro tempore” del Settore Politiche del Lavoro per i territori sotto la responsabilità della Direzione regionale competente e dal dirigente “pro tempore” della competente Direzione Attività produttive del Dipartimento Sviluppo Economico della Città Metropolitana di Torino:
insediati con sede legale (sede operativa fissa per i lavoratori autonomi) e unità locale nella Regione Piemonte;
costituiti e regolarmente iscritti alla CCIAA territorialmente competente; a cui è stata attribuita una Partita IVA (per i lavoratori autonomi);
attivi con un codice ATECO 2007 prevalente ammissibile ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 “de minimis” e indicato nel BP/PA validato;
ammessi alla Misura 2 (tutoraggio ex post) del citato Programma MIP.
Le imprese/lavoratori autonomi con ammissione alla Misura 2 nel periodo 2017-2019 e rientranti nella “fase transitoria” che NON hanno provveduto, entro il termine del 30.10.2020, all’invio della DSAN di conferma dei requisiti, come richiesto, potranno inoltrare la domanda di accesso al contributo previsto dalla Misura 3, a condizione di aver attivato nel corso del 2019 il PAI ex post relativo ai servizi di tutoraggio con almeno 1 ora erogata.
b) IMPRESE POR-FSE 2007/2013 Imprese nate dagli Sportelli provinciali per la Creazione d’impresa nell’ambito dei “Servizi di accompagnamento e assistenza tecnica a favore dell’autoimpiego e della creazione d’impresa” gestiti a norma del POR FSE 2007/2013 costituite in data successiva al 01.04.2015 e non oltre il 31.12.2019. Tali imprese devono:
avere il business plan validato dagli Sportelli provinciali territorialmente competenti;
avere sede legale e unità locale nel territorio della Regione Piemonte;
essere attive con un codice ATECO 2007 prevalente ammissibile ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 “de minimis” e indicato nel BP validato;
essere ammesse alla Misura 2 – Consulenza specialistica e tutoraggio (assistenza ex post).
Quali domande non saranno ammesse alla Misura 3?
Imprese che operano con contratto di affitto di azienda o di ramo d’azienda;
che acquisiscono attività preesistenti sulla base di un atto di cessione di azienda per il quale è previsto il “patto di riservato dominio”, di cui all’art. 1523 del Codice Civile;
formate da persone fisiche con Partita IVA alla data di sottoscrizione del Patto di servizio per accedere alla Misura 1 (accompagnamento ex ante);
formate da persone fisiche occupate alla data di sottoscrizione del Patto di servizio per accedere alla Misura 1 (accompagnamento ex ante), che mantengono lo status di occupato anche dopo la costituzione del nuovo soggetto economico;
formate da persone che gestivano l’attività, descritta nel BP, mediante la forma di “bed&breakfast”, alla data di sottoscrizione del Patto di servizio per accedere alla citata Misura 1 (accompagnamento ex ante);
che operano nei settori esclusi dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 “de minimis”;
che hanno già ottenuto agevolazioni pubbliche per la fase di avvio di impresa o di lavoro autonomo;
che hanno ottenuto l’ammissione ai contributi previsti dalle sottomisure 6.2.1 “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per attività extra-agricole nelle zone rurali e 6.4.2 “Investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra agricole”, previste nell’ambito della Misura 19 “Sviluppo locale partecipativo CLLD Leader, gestite da Gruppi di azione locale” (GAL);
che dopo la validazione del BP si costituiscono con un’altra forma giuridica rispetto a quella prevista dal BP validato, fatta eccezione per i seguenti casi: o nel BP indicato come soggetto economico da costituire: IMPRESA INDIVIDUALE, o alla data della costituzione: SRL UNIPERSONALE o viceversa;
che operano con un codice ATECO dell’attività prevalente diverso da quelli indicati nel BP.
Autonomi in possesso di Partita IVA alla data di sottoscrizione del Patto di servizio per accedere alla Misura 1 (accompagnamento ex ante);
coloro che dopo la validazione del PA, svolgono un’attività in forma occasionale o mediante contratti di collaborazione in assenza della Partita IVA;
che operano con un codice ATECO dell’attività diverso da quello indicato nel PA validato.
Cosa viene inteso con la locuzione “persone fisiche occupate” ?
Il termine "occupato" espresso nel Bando di Misura 3 fa riferimento a coloro che, dai controlli su SILP, rientrano in tale categoria perché hanno effettivamente superato la soglia di reddito prevista per il mantenimento dello status di disoccupazione (€ 8.145 nel caso di redditi da lavoro dipendente).
E’ possibile presentare domanda sulla Misura 3 per un’impresa che ha acquisito un’ attività preesistente con un atto di cessione di azienda per il quale era previsto il “patto di riservato dominio” (art. 1523 del Codice Civile), ed ha estinto il proprio debito?
L'impresa può presentare domanda producendo idonea documentazione che comprovi l'avvenuto pagamento di tutte le rate e quindi l'effettivo possesso dell'azienda ovvero una dichiarazione del cedente, corredata da un documento di identità, che comprovi l'estinzione del debito.
Qual è il valore del contributo?
Il Bando prevede un contributo a fondo perduto forfetario per la fase di avvio attività a favore di nuove imprese o di lavoratori autonomi, come individuati al paragrafo 3 del Bando. Il valore del contributo è pari a : Euro 3.000 per le imprese individuali Euro 5.000 per le società Euro 2.000 per i lavoratori autonomi.
Come viene effettuata l’istruttoria delle domande di contributo?
La gestione della Misura 3 è stata demandata a Finpiemonte S.p.A, in qualità di Organismo Intermedio ai sensi dell’art. 123, comma 6, del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e con DD n. 1904 del 23.12.2019. Le domande di contributo verranno esaminate e finanziate in ordine cronologico di presentazione, sino all’esaurimento della dotazione stanziata. Finpiemonte effettuerà le seguenti verifiche:
RICEVIBILITA’: rispetto dei requisiti richiesti (invio nei modi e tempi corretti, presenza e completezza della documentazione inviata);
AMMISSIBILITA’: possesso da parte del beneficiario dei requisiti soggettivi richiesti e compatibilità con le prescrizioni del Bando. Il procedimento di accesso ai contributi verrà concluso entro 90 gg dalla data di presentazione della domanda. Nel caso in cui l’esito dell’istruttoria di ricevibilità sia positivo, viene effettuata l’istruttoria di ammissibilità per la quale Finpiemonte si avvale di un Comitato Tecnico di Valutazione1 che esprime un parere vincolante verificando per le singole domande la presenza dei requisiti di cui al paragrafo 3 del Bando.
Come vengono richieste integrazioni documentali?
Qualora, in corso di istruttoria, emerga la necessità di richiedere l’integrazione della documentazione, il termine per la conclusione del procedimento si sospenderà a norma di quanto previsto dalla l. n. 241/1990 e s.m.i, dal momento della richiesta formulata da Finpiemonte e riprenderà a decorrere dalla data in cui perverrà quanto richiesto. Qualora la documentazione, i chiarimenti, le precisazioni e/o eventuali rettifiche richieste non siano inviati dalle imprese/lavoratori autonomi all’Ente gestore entro 30 giorni dalla data di notifica della richiesta, le domande di accesso ai contributi, decadranno d’ufficio.
Cosa fare in caso di parere negativo?
In caso di parere negativo, i soggetti beneficiari potranno presentare richiesta motivata di riesame al Comitato Tecnico di Valutazione entro 10 giorni consecutivi dal ricevimento della comunicazione (a mezzo PEC) di diniego, all’indirizzo finanziamenti.finpiemonte@legalmail.it
Come viene concessa ed erogata l’agevolazione?
Concluse positivamente le fasi istruttorie, Finpiemonte:
accerta che il beneficiario non si trovi nella condizione di dover restituire a Finpiemonte somme derivanti da altre agevolazioni precedentemente concesse (fatta eccezione per le regolari rate dei piani di ammortamento o per dilazioni di pagamento già accordate);
accerta la regolarità contributiva ai fini DURC;
in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 52 della L.n. 234/2012, provvede all’interrogazione del Registro Nazionale degli Aiuti di Stato, al fine di verificare e garantire il rispetto dei divieti di cumulo e degli obblighi di trasparenza e pubblicità. Nel caso in cui tali condizioni siano soddisfatte, Finpiemonte emetterà il provvedimento di concessione dell’agevolazione. Il contributo a fondo perduto è erogato in un’unica soluzione da parte di Finpiemonte S.p.a che provvederà a comunicare mezzo PEC ad ogni richiedente le risultanze del procedimento.
Cosa sono gli aiuti “de minimis"?
Gli interventi previsti dal Bando di Misura 3, rientrano nell’ambito dell’applicazione degli aiuti di Stato e, nello specifico, nel campo dell’applicazione del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”, pubblicato sulla G.U.U.E. L. n. 352 del 24 dicembre 2013. I destinatari dei contributi devono essere operanti nei settori ammissibili del Regolamento (UE) n. 1407/2013 relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del TFUE agli aiuti di importanza minore “de minimis”.
Gli aiuti “de minimis” sono sovvenzioni pubbliche di importanza minore per le quali non è prevista alcuna autorizzazione da parte della Commissione Europea. L’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad “un’impresa unica” non può superare i 200.000,00 Euro nell’arco di tre esercizi finanziari (l’esercizio finanziario in cui viene concessa l’agevolazione e i due esercizi finanziari precedenti); l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad un’impresa unica nel settore del trasporto su strada non può superare i 100.000,00 Euro (art. 3, c. 2 del predetto Regolamento “de minimis”). Per “impresa unica”, si intende l’insieme delle imprese fra le quali esiste una delle relazioni previste dall’art. 2, c. 2 del predetto Regolamento “de minimis”.
Il contributo forfetario a fondo perduto è cumulabile con altri concessi per lo stesso titolo?
Nel rispetto del Regolamento “de minims”, le agevolazioni relative alla Misura 3, non sono cumulabili con altri aiuti concessi dalla Regione, da altri enti pubblici, dallo Stato e dall’unione Europea per i medesimi costi e per le medesime iniziative. Il contributo della Misura 3 è destinato all'avvio dell'impresa quindi non è cumulabile con altri aiuti che prevedono contributi per le spese di avviamento di un'impresa (spese per locazioni, di pubblicità, per utenze ecc), mentre è cumulabile con aiuti che finanziano investimenti.
Il contributo forfetario a fondo perduto della Misura 3 è cumulabile con le agevolazioni previste dalla L.R. n. 34/2008 e s.m.i., artt. 29 e 42 ”Misure a favore dell’autoimpiego e della creazione d’impresa”?
Gli interventi di cui alla Misura 3, così come le provvidenze economiche relative alla L.R. n. 34/2008, rientrano nell'ambito dell'applicazione degli Aiuti di Stato, nel rispetto del Regolamento (UE) n. 1407/2013. La natura del contributo a fondo perduto concesso con Misura 3 è quella di sostegno finanziario a fronte della fase di avvio dell'impresa, mentre per la L.R. n.34/2008 viene fatto riferimento alla concessione di finanziamenti per la realizzazione di investimenti materiali ed immateriali, necessari per l'esercizio dell'attività. Quindi i due aiuti sono cumulabili in quanto riguardano costi diversi.
Il contributo forfetario a fondo perduto della Misura 3 e i contributi previsti dalle misure gestite da Gruppi di azione locale (GAL).
Per i contributi erogati nell’ambito della Misura 19 “Sviluppo locale partecipativo CLLD Leader, gestite da Gruppi di azione locale” (GAL), sottomisura 6.2.1 "Aiuti all'avviamento di attività imprenditoriali per attività extra-agricole nelle zone rurali", occorre fare un distinguo tra le imprese/società ammesse con risorse e quelle ammesse senza risorse. Per le imprese/società AMMESSE SENZA RISORSE sarà possibile presentare domanda sulla Misura 3, ma al momento della concessione verrà richiesta una scelta tra il contributo della Misura 3 ed il contributo GAL; un incentivo esclude l'altro. Le imprese/società CHE AVRANNO OTTENUTO PRIMA IL CONTRIBUTO SULLA MISURA 3, saranno interpellate e sentite le loro volontà, verranno inserite in un apposito elenco, inviato alla Direzione che gestisce i GAL, in modo da essere automaticamente escluse dall'Elenco contributi Gal per le attività ammesse senza risorse
Come faccio a sapere qual è la quota “de minimis” dell’agevolazione?
Nel caso dei contributi a fondo perduto la quota “de minimis” è costituita dall’intero importo del contributo.
Responsabili
Responsabile di procedimento di concessione: Fabrizio Gramaglia
Responsabile di procedimento di controllo: Filippo Marzucchi